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MURALE DI BERLINO Keith Haring - 1986 - arte contemporanea

MURALE DI BERLINO  Keith Haring,
1986, lunghezza 300 metri, Berlino.


UN'OPERA, UNA STORIA 
 

Autrice: Sara Venier  (Proposta interdisciplinare. Materie coinvolte: Arte e Immagine, Storia, Geografia, Cittadinanza e Costituzione)

Fig. 1,2,3,4,5,6. Fotografie di Tseng Kwong Chi e Peter Matera

-Berlino Ovest, 23 ottobre 1986. Un uomo, in piedi su una scala, con un secchio di colore e un pennello, dipinge da diverse ore grosse linee su un muro (fig. 1,2,3,4,5,6). Riconosci il muro? È il muro di Berlino, l’alta barriera in cemento armato, costruita nel 1961 in piena Guerra Fredda per dividere la Berlino est dalla Berlino ovest e impedire agli abitanti della Germania dell'Est di scappare nella parte Ovest (fig. 7-8).

Fig. 7 Muro di Berlino di Yohn Waterman 1966, Getty immages. Fig. 8 schema muro di Berlino nel 1983 

Riconosci l’uomo che dipinge? Giovane, piccolo e minuto, il volto da eterno ragazzino, gli occhialoni tondi e i pochi capelli spettinati: è il famoso artista americano Keith Haring (fig. 9 a destra). Egli interviene con energia sulla superficie dipinta di giallo di circa 300 metri nel tentativo di “distruggere” visivamente “il muro”, attraverso la sua pittura.
Cosa sta dipingendo? Dal suo pennello prende vita una sorta di catena umana formata da figure unite per le mani e per i piedi. E’ l’artista stesso a spiegare il significato della sua opera: “La catena rappresenta l’unità delle persone (…), dipingo queste nei colori della bandiera tedesca  dell’est e ovest, nero rosso giallo”. La fusione dei colori delle due bandiere simboleggia l’unità tra i due popoli divisi dalle vicende storiche.                

- Berlino Ovest, dicembre 1986. Nel giro di pochi mesi l’opera è quasi completamente ricoperta dalle immagini di altri graffitari (fig. 10 a destra). Tuttavia l’artista non sembra dispiaciuto per quanto accaduto, consapevole che la sua arte è per sua natura destinata a durare poco tempo. Lui stesso, qui come in altri luoghi, ha coperto i graffiti di altri artisti con le sue immagini. Per fortuna rimangono numerose fotografie a ricordarci il suo messaggio universale di fratellanza.                                 

-Stati Uniti, 9 novembre 1989. Keith guarda alla televisione le immagini di quello sta accadendo in Germania: i regimi comunisti nell’Europa dell’est sono ormai crollati e gli abitanti di Berlino prendono d’assalto pacificamente il Muro per abbatterlo. Migliaia di persone da est a ovest si arrampicano sul muro per abbracciarsi e festeggiare, come se le figure del murales di Keith abbiano preso veramente vita (fig. 11 e 12) Nel giro di alcune settimane il muro si riduce a cumuli di macerie.

 Fig. 11 e 12


-New York,16 febbraio
1990.
L’artista muore a trentun anni stroncato dall’AIDS. Ha fatto appena in tempo a vedere realizzato il suo sogno di pace e fratellanza.

-Betlemme, Cisgiordania, agosto 2005.  Su un altro muro in cemento, quello che ancora oggi separa la Cisgiordania (territorio palestinese) da Israele, compaiono da un giorno all’altro nove graffiti. L’identità dell’autore è un mistero. Si conosce solo il nome con cui si firma, Banksy e la nazionalità, inglese. Una delle sue opere è particolarmente significativa: una colomba della pace vola dispiegando le ali e tenendo nel becco il rametto di ulivo, indossa però un giubbotto antiproiettile e il mirino di un’arma è puntato sul suo cuore (fig. 13 e 14) L’opera è metafora della situazione politica in Palestina: la pace fragile e precaria, costantemente minacciata dal clima di odio reciproco tra palestinesi ed israeliani. Ancora oggi l’identità dell’artista rimane avvolta nel mistero. Una cosa, però, è certa: Bansky ha raccolto l’eredità di Haring.

 Fig.13 “Armored Dove” (La Colomba corazzata”), Bansky, Betlemme, agosto 2005.

Fig.14 Particolare dell'opera.

 

ATTIVITA' PER APPROFONDIMENTI TEMATICI

I MURI FISICI
1- Amplia le tue conoscenze storiche su come si viveva a Berlino ai tempi del Muro esplorando la seguente risorsa digitale:                  https://deascuola.maps.arcgis.com/apps/Cascade/index.html?appid=ea337da031b34ef3864c910cad019f32

2- Nel mondo di oggi numerose sono le barriere moderne erette per dividere e separare le persone. Dove si trovano e quali funzioni hanno? In coppia con un tuo compagno cerca informazioni sui siti qui sotto riportati e completa la seguente tabella con almeno 15 barriere.    https://www.ilpost.it/2015/06/18/muri-barriere-mondo/  (clicca sulle immagini per approfondire ogni barriera)  
https://www.focus.it/cultura/storia/tutti-i-muri-che-dividono-il-mondo?gimg=0#img0

Collocazione Anno o periodo di costruzione Funzione specifica  Immagine Altre informazioni
         
         


3- Dopo aver completato la tabella, fai sintesi: Quale funzione ha la gran parte delle barriere? Scegli tra le seguenti opzioni:
                                a) Difesa da gruppi e atti terroristici.
                                b) Divisione al termine di un conflitto armato.
                                c) Divisione per confini contesi.
                                d) Blocco dei flussi di immigrazione irregolare.
                                e) Separazione quartieri di una stessa città.
                                f) Blocco della diffusione di traffici illegali (es. droga).

4- In coppia riporta poi questi dati su un planisfero muto. Stabilisci una legenda chiara e comprensibile. Puoi anche creare un planisfero digitale aggiungendo per ogni barriera un’immagine e i dati essenziali usando l’applicazione My Maps di Google (unico vincolo: possedere un account Gmail).

5- Esplora la rappresentazione grafica interattiva“Le barriere che dividono il mondo” al seguente link: https://public.tableau.com/views/NationsBarriers/Dashboard1?:embed=y&:display_count=yes&:showVizHome=no

NB Istruzioni per l’esplorazione. La rappresentazione grafica "Le barriere che dividono il mondo-Age of Walls" analizza le attuali divisioni in tutto il mondo, localizzandole nel tempo (dati aggiornati al 2016) e nello spazio.
La mappa è composta dal planisfero tematico sulla destra, in cui sono visualizzati solo gli stati ai cui confini ci sono barriere, e la legenda sulla sinistra; in basso a destra l’istogramma in nero mostra l’evoluzione quantitativa del fenomeno anno dopo anno dal 1992 al 2016 (ogni barra corrisponde a un anno).
Clicca su ciascun quadratino nero accanto al continente per scoprire quali sono i confini divisi; il numero accanto al continente indica il numero di barriere per ogni continente. Clicca sulle barre dell’istogramma per visualizzare quante barriere sono state costruite in un anno


 6- Ritrova nella rappresentazione grafica interattiva i muri da te studiati e rispondi alle seguenti domande:
- Rispetto alle tue conoscenze del fenomeno attuale, le barriere sono in numero maggiore o minore?
- In quale continente ci sono più barriere? In quale meno? Quale parte di continente non è visualizzata?
- In quale continente ci sono più barriere in rapporto al numero di stati?
- Quali stati sono circondati da barriere lungo tutto o gran parte del loro perimetro?
- In quale area dell’Europa si concentrano le barriere? Sono quasi tutte piuttosto recenti? Per quale scopo sono state costruite?
- Perché è presente una barriera tra Regno Unito ed Unione Europea? A quale evento si fa riferimento?
- Come si evoluto il fenomeno delle barriere dal 1992 al 2016?

 7- Rifletti leggendo i seguenti testi e rispondendo alle successive domande

 “Il muro è da sempre un simbolo di protezione, una struttura che garantisce sicurezza e tranquillità a chi si rifugia dietro di esso. Basti pensare alle mura delle antiche città, che proteggevano gli abitanti dagli assalti di briganti ed eserciti invasori. Ma il muro è sempre stato anche un potente simbolo di divisione, che inevitabilmente evidenzia, e amplifica, le differenze tra quelli che stanno “di qua” e coloro che invece si trovano “di là” dal muro. È infatti molto antica l’idea di poter separare popoli e culture tramite un muro, una barriera che tenga fuori gli “altri”, i “barbari” che, se lasciati liberi di passare il confine, metterebbero in pericolo l’ordine perfetto della società fino a minacciare di distruggere l’intero mondo civilizzato.”
(tratto da https://www.giuntiscuola.it/community/i-blog-della-scuola-secondaria/geoblog/i-muri-che-dividono-il-mondo/)

“Secondo uno studio pubblicato nel 2016 dagli esperti della University of Quebec, Elizabeth Vallet, Zoe Barry e Josselyn Guillarmou, quando il Muro di Berlino venne abbattuto, un quarto di secolo fa, erano 16 le recinzioni in tutto il mondo. Oggi sono addirittura 63, che interessano 67 stati, completate o in fase di progettazione. La globalizzazione, che avrebbe dovuto portare ad un progressivo abbattimento delle barriere rimaste, è stata in realtà causa di rinati timori sulla sicurezza. Un terzo dei paesi del mondo presenta attualmente recinzioni, di diverse tipologie, lungo i suoi confini.”
(tratto da https://www.infodata.ilsole24ore.com/2017/02/10/la-mappa-delle-barriere-dividono-mondo/)

-Quali conseguenze hanno queste barriere sulla vita quotidiana delle persone? Quali libertà e diritti vengono lesi? Fai riferimento agli articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948): https://www.ohchr.org/en/udhr/pages/Language.aspx?LangID=itn 

 

 

 

 

 

 

 

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