OPERE METAFISICHE - Carlo Carrà - 1917 - Metafisica

LA CAMERA INCANTATA  Carlo Carrà 1917
MADRE E FIGLIO Carlo Carrà 1917
LA MUSA METAFISICA Carlo Carrà 1917
Milano, Pinacoteca di Brera 


LA PRODUZIONE CON L'OPERA - didattica laboratoriale       
autrice: Cervilli Daniela


CARLO CARRA’ E LA METAFISICA

Carlo Carrà ( 1881-1966) è uno dei pittori italiani più importanti del XX secolo.
L’artista, già protagonista del movimento futurista dal 1909 al 1914, si avvicina nel 1917 alla Metafisica grazie all’incontro con il pittore Giorgio de Chirico. 
Soldato nella Prima Guerra Mondiale, Carrà è ricoverato presso l’ospedale militare per malattie nervose di Ferrara; qui incontra casualmente Giorgio de Chirico che, dopo essersi arruolato, sta trascorrendo un periodo di convalescenza. Tra i due artisti inizia un rapporto di amicizia e di lavoro molto intenso e produttivo, anche se breve, che li porta a perfezionare i principi della pittura metafisica.


OSSERVA E CONFRONTA

Alcune opere dipinte da Carlo Carrà e da Giorgio de Chirico nel 1917 a Ferrara.

Fig.1 C. Carrà - La Camera incantata -1917, Milano, Pinacoteca di Brera.   Fig. 2 C. Carrà - Madre e figlio - 1917, Milano, Pinacoteca di Brera.    Fig. 3 C. Carrà - La musa metafisica -1917, Milano, Pinacoteca di Brera
   
   

 

 

 

 

 

< Fig. 4 Giorgio de Chirico - Le muse inquietanti- 1917   Collezione privata.

< Fig. 5 Giorgio de Chirico - Il grande metafisico -  New York, The Museum of Modern art.

1-Osserva le opere di Carrà e di de Chirico; quali elementi comuni puoi riconoscere? Individua le  espressioni corrette.

- oggetti posti nel proprio ambiente dove svolgono una funzione precisa - oggetti tolti dal loro abituale contesto e senza una funzione precisa - oggetti accostati in modo inaspettato e senza una logica - ombre inesistenti - pavimenti molto inclinati – ombre portate troppo scure che contrastano con gli oggetti fortemente illuminati -  contorni marcati da linee nere - rappresentazioni molto realistiche e veritiere  - altro...

Fig. 6,7,8,9  Particolari delle opere di Carrà e de Chirico
 


2-Nelle opere sono presenti  forme geometriche bidimensionali o tridimensionali? Quali?

3- Entra nelle opere. Immagina di trovarti in questi luoghi - stanze o piazze-, quali sensazioni e stati d’animo puoi provare?  

 

                    Fig. 10,11 Particolari delle opere di Carrà >

CARRA’ E I "MANICHINI METAFISICI"

Nei quadri della metafisica è assente la figura umana, anche quando è presente, è piccolissima o ridotta a sola ombra nera. Essa è sostituita da statue e dai “manichini metafisici”, ottenuti assemblando svariati oggetti, che ricordano nell'aspetto immagini umane maschili e femminili.
I “manichini metafisici”, già elaborati da de Chirico nel 1914, sono reinterpretati in modo personale da Carrà. I suoi manichini, infatti, pur mantenendo il tipico carattere enigmatico, hanno un aspetto meno inquieto è più rasserenante rispetto alle figure di de Chirico. Essi ci attraggono perché riconosciamo in loro alcuni elementi familiari: il porta parrucca in cuoio con parrucca, i busti femminili decorati con stoffe variegate e l'abito alla marinara per ragazzi (fig. 10,11), che pur essendo inanimati, richiamano la presenza dell’essere umano.

4-Elenca i vari tipi di manichini /sagome umane presenti nella nostra  realtà.

5- Quali caratteristiche presentano i "manichini metafisici"? Individua le espressioni corrette. Sono…

- rigidi e immobili – dinamici - sproporzionati nelle parti – molto espressivi - privi di occhi, orecchie e bocca - senza alcune parti del corpo – pieni di vita – composti da materiali diversi: stoffa, metallo, legno, ecc - composti da oggetti di diversa provenienza e funzione assemblati in modo assurdo –

Per approfondire: https://pinacotecabrera.org/collezione-online/opere/camera-incantata/
https://pinacotecabrera.org/collezione-online/opere/madre-e-figlio/
https://pinacotecabrera.org/collezione-online/opere/musa-metafisica/

PRODUCI

Gli oggetti sono i protagonisti delle opere metafisiche di Carrà  dal 1917 al 1919. Egli  affianca ai “manichini metafisici” oggetti comuni e quotidiani, come strumenti da disegno (squadre, compassi) e di misurazione, bottiglie, teste scultoree di gesso, pesci di latta, bastoncini, statue, giocattoli colorati, dadi, tubi, forme geometriche bidimensionali o tridimensionali e altro.

Riutilizza gli oggetti presenti nelle opere metafisiche di Carrà per comporre l’immagine di un personaggio/" manichino metafisico", con la tecnica del collage.
Segui il seguente procedimento:
a)-Per crearti un bagaglio necessario di oggetti:
-  fotocopia a colori (formato A4) una delle opere di Carrà (fig. 1,2,3) conservata alla Pinacoteca di Brera;

Fig. 12,13,14

- stampa (in A4 ) gli oggetti, qui rappresentati, tratti dalle opere metafisiche di Carrà (fig. 12,13,14);
- disegna 2-3 forme geometriche tridimensionali (cono, cubo cilindro, piramide ecc.), di varie grandezze e colorale con colori accesi.

b)-Scegli, tra gli oggetti a tua disposizione, quelli che stimolano meglio la tua immaginazione; osservali, ruotali, capovolgili e trova per loro un nuovo ruolo come parte del tuo "manichino metafisico". Ritagliali.

c)-Disponili su un foglio da disegno e accostali o sovrapponili per creare un’ immagine  che possa alludere alla figura umana. 
Componi assieme agli oggetti anche le figure geometriche.
Metti una forma geometrica come piedestallo al tuo manichino. 

d)-Completa il tuo lavoro incollando gli elementi su un foglio. Vedi gli esempi qui riportati (fig.15,16,17).

e)- Tenendo presente le sue caratteristiche, dai un nome al personaggio da te creato; un nome assurdo, illogico ma divertente.

 
 

 

Fig. 15,16,17,  Collage eseguiti da ragazzi di terza media
 


 

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